Monza - Frosinone 2-0

Inviato da Tifosodabg il Dom, 08/11/2020 - 15:46

Acquistiamo il diritto di criticare severamente una persona solo quando siamo riusciti a convincerla del nostro affetto e della lealtà del nostro giudizio, e quando siamo sicuri di non rimanere assolutamente irritati se il nostro giudizio non viene accettato o rispettato. In altre parole, per poter criticare, si dovrebbe avere un'amorevole capacità, una chiara intuizione e un'assoluta tolleranza.


(Mahatma Gandhi)

Cose a caso. Ma non del tutto.

Era opinione diffusa, durante la passata stagione, che la nostra squadra fosse una schiacciasassi in serie C soprattutto perchè la rosa a disposizione di mister Brocchi era considerata già fuori categoria. Era opinione diffusa che la medesima rosa poteva competere già a buon livello in serie B e che con i tre/quattro giusti innesti si sarebbe allineata alle prime della classe. Durante il mercato estivo, però, c'è stato uno stravolgimento della rosa che definire profondo è alquanto riduttivo. Che l'opinione diffusa fosse corretta ne abbiamo avuto dimostrazione sabato. Per la prima volta mister Brocchi ha schierato nell'unidici iniziale otto calciatori che vestivano la nostra maglia anche in serie C. Solo alla seconda giornata ci si è avvicinati, in quell'occasione erano quattro i volti nuovi, mentre nelle altre gare ne sono sempre stati schierati cinque. Il risultato da sottolineare non è soltanto quello finale ma io andrei a vedere che nel sonnacchioso primo tempo dove solo il lampo di Arma quasi Letale (il quasi dovuto alla bravura anche della controparte Bardi) non deve però confondere sul fatto che siamo stati in campo in maniera ordinata e razionale. Le linee hanno tenuto le giuste distanze, si sono mosse all'unisono ed anche i calciatori in campo si trovavano più spesso a loro agio nel giropalla. Certo, non abbiamo creato molto, così come non abbiamo nemmeno subito, forse perchè abbiamo peccato un po' nelle verticalizzazioni ed abbiamo tenuto un ritmo troppo basso. Insomma, un po' troppo timidi, ma ben presenti in campo.

Nel secondo tempo le cose sono cambiate per non cambiare. Abbiamo cambiato atteggiamento, velocità di esecuzione e di movimento. Boateng è diventato un riferimento non per far salire la palla ma per muoverla e creare. Gli attaccanti hanno finalmente ricevuto palloni nelle zone più congeniali. Il baricentro è salito per spinta nostra e non perchè l'avversario si è rifugiato nella propria trequarti. Sì, vero, abbiamo rischiato qualcosa in più anche se, onestamente, proprio poco.

Quindi, leggendo quanto sopra, dovremmo giocare con gli undici della passata stagione sempre in campo? Non voglio in alcun modo sostenere questo. Difficile pensare che giocatori come Frattesi, Colpani, Barillà, Barberis, Donati e compagnia cantante meritino di star fuori per tutta la stagione! Lungi da me sostenere che siano stati fatti errori nella campagna acquisti ma forse, a parte qualche giocatore che è entrato più nei meccanismi, tutti gli innesti fatti andavano inseriti gradualmente perchè comunque l'intelaiatura della squadra già dava buoni risultati. Mi pare di poter affermare che la difesa sia quella che, sin qui, ha avuto il rendimento più alto ed infatti è quella che ha cambiato solo un giocatore in queste sei gare (cinque volte Donati ed una Carlos Augusto). In mezzo al campo è dove, in qualche modo, abbiamo fatto finora più fatica a creare gioco perchè non sempre si riesce a far arrivare palloni decenti alle punte. E qui cosa è successo? Se andiamo a vedere, nei tre ruoli di centrale e mezzali, prima della gara con il Frosinone, sono stati impiegati in ben dodici ruoli su quindici i giocatori nuovi e dei reduci della C mai più di uno per partita. Con il Frosinone, invece, è stato riproposto il terzetto che ben ha fatto in serie C l'anno passato con Andrea "Ciccio" D'Errico (al debutto stagionale da titolare in serie B), Marco "Fox" Fossati ed il già citato Marco "Arma Letale" Armellino. Davanti, poi, un certo Boateng che gioca come nel secondo tempo dettando i tempi, verticalizzando, mandando in bambola gli avversari e con Mota devastante appena ha un po' di spazio o la possibilità di giocare in acrobazia così come Gytkjaer che fisicamente è secondo a pochi e che si fa sempre più spesso trovare nel posto giusto e nel momento giusto ... Beh, dai, c'è da divertirsi.

Ecco, questo nemmeno troppo piccolo escursus statistico mi porta a confermare quanto sopra e cioè che il cambiamento di così tanti giocatori in mezzo ha portato gioco-forza ad una difficoltà di interscambio nei reparti che sabato, invece, non c'è stata. So di non esserci andato leggero giudicando il mister durante le prime uscite ed ancora deve convincermi che merita il posto che occupa ma nel risultato di sabato ho visto le sue migliori qualità e cioè quelle della preparazione della gara e della giusta mentalità nel momento giusto della gara. E' stato lui a chiedere maggiore verticalizzazione nel secondo tempo. E' stato lui a chiedere ai suoi di essere meno timidi, di essere più aggressivi perchè è stato lui il primo a sentire l'odore del sangue della preda. Questa volta non posso in alcun modo muovere alcun appunto alla sua gestione e, al contrario di chi pensa diversamente, io ne sono assolutamente felice. Anzi, la mia speranza è che da qui a fine campionato io debba continuare a scrivere di questo e magari, perchè no, possa anche cambiare opinione sull'adeguatezza di mister Brocchi. Solo gli stupidi non cambiano mai idea e solo i coerenti a tutti i costi, i superbi ed i presuntuosi non riconoscono i propri errori.

Visto che sei arrivato fin qui a leggere, magari può anche interessarti il perchè dell'incipit con la citazione del Mahatma Gandhi. Ah no? Non ti interessa? Beh, allora smetti di leggere perchè tanto io lo spiego comunque. E' solo un messaggio rivolto a chi pensa di essere migliore degli altri. A chi pensa di aver sempre ragione e quando ha ragione lo fa pesare agli altri con supponenza per poi sparire rinunciando al dibattito quando, al contrario e sempre più spesso, ha torto. Insomma, il messaggio è rivolto a chi, dopo due meritate vittorie, è saltato fuori dalla sua tana insistendo a dire che chi fa il "criticone" non è un vero tifoso del Monza. Ragazzi miei, io rivendico il mio diritto di critica. E sarò sempre lì a difendere anche chi mi critica affinchè possa continuare a farlo. Questo per il semplice fatto che se critico (nel bene e nel male) è perchè al Monza ci tengo. Io ho davvero il Monza nel cuore e non ho altre squadre per cui tifare quindi se qualcosa non mi piace lo dico. Posso avere ragione, posso avere torto, ma io continuerò a dire ciò che penso, anche se non si allinea al pensiero corrente. Solo nei regimi totalitari questo non è permesso e non vorrò mai che il nostro Monza diventi un qualcosa dove esiste solo il pensiero unico.

Ahhh ecco, non avevo finito. Mentre scrivevo della critica mi è venuta in mente anche un'altra cosa. Ci sono stati tempi, recenti ma anche meno recenti, in cui la squadra, la società e il pubblico, avevano raggiunto un'unità di intenti talmente forte che risultava esserci quel "quid" in più nell'aria del Brianteo che spesso ha aiutato l'ambiente a superare ostacoli che sembravano insormontabili. Chi ha vissuto quei momenti, sa benissimo di cosa sto parlando. Quell'alchimia è nata in alcuni momenti particolari, belli e meno belli, ma è sempre partita dal volere della squadra e dell'allenatore. Praticamente sempre, in quei momenti, la squadra omaggiava la curva a fine gara come accaduto sabato (bel gesto, ragazzi!) ma, in seconda battuta, omaggiava anche la tribuna. Ebbene sì, nonostante quello che si pensa, i veri tifosi sono certamente in curva ma posso assicurarvi che sono anche in tribuna e credo che per ricreare quel clima di unitarietà la squadra ed il mister debbano fare un passo anche verso questo settore dello stadio perchè sarà anche pieno di criticoni (e ne conosco uno che è particolarmente rompicoglioni ...) ma è anche pieno di amore verso i colori biancorossi. Senza alcuna pretesa, chi vuole può prendere questo come un suggerimento. Niente più.