Top 11 andata

Inviato da Bagai80 il Mer, 25/12/2019 - 09:09

FOCUS TC - Serie C, la Top 11 di andata del Girone A

 di Redazione TC
 

Saveriano Infantino, Carrarese

Saveriano Infantino, Carrarese

Giunti al giro di boa, quindi terminato il girone di andata, il Monza si è confermato campione d'inverno con dieci punti di vantaggio sulla vicecapolista Pontedera. Terza e quarta piazza per Renate e Novara. Il fanalino di coda è invece la Giana Erminio, che vede i playout a due lunghezze, dove staziona l'Olbia, attardata a sua volta di sei punti rispetto a Pergolettese e Gozzano. Questa quindi la Top 11 del girone di andata di TuttoC.com.

PORTIERE

Eugenio Lamanna (Monza): l'estremo difensore della capolista guida con sicurezza la difesa meno perforata del girone (sole 11 reti subite), riuscendo a inanellare 500' di fila di imbattibilità e collezionando 13 clean sheet in campionato. Numeri che dimostrano la sua insuperabilità: un vero lusso per la categoria, che probabilmente lascerà presto insieme ai compagni per tornare laddove ha già militato.

DIFENSORI

Franco Lepore (Monza): inevitabile che la capolista piazzi diversi giocatori in questa top 11 e il rendimento dell'esperto terzino biancorosso non può passare inosservato. Al di là delle 2 reti (che valgono sei punti, una giunta con una perla su punizione) e dei 2 assist sfornati in questa prima parte di stagione, è la continuità di prestazioni che lascia a bocca aperta: un motorino instancabile sulla fascia, da cui partono cross sempre pericolosi.

Luca La Rosa (Olbia): posto che i sardi sono confinati in penultima posizione e hanno il secondo peggior pacchetto arretrato, è anche vero che non è da tutti i giorni trovare un difensore goleador che contribuisce a rendere più corposo il bottino di reti (d'altronde i bianchi sono anche il terzo peggior attacco del girone). Per questo merita una menzione il centrale che ha contribuito a portare a casa 4 punti in stagione (un terzo del totale), da lustrarsi gli occhi anche l'esecuzione spettacolare della punizione contro l'Arezzo che però è stata inutile ai fini del risultato finale.

Luca Piana (Pontedera): efficace e pronto a guidare il reparto arretrato dei granata, disinnescando puntualmente le iniziative avversarie. La sua esperienza unita ad un eccellente senso della posizione toglie in più di una circostanza. Il suo mettersi al servizio della squadra lo assurge anche in questo caso a difensore goleador: le tre reti messe a segno - a conti fatti - portano nelle casse della vicecapolista ben 7 punti. Un investimento di valore per i toscani.

CENTROCAMPISTI

Davide Guglielmotti (Renate): con le sue cinque reti realizzate è il vicecapocannoniere delle Pantere (dietro al 'quasi in doppia cifra' Galuppini). Mai gol banali per lui: dalla doppietta contro il Gozzano, all'inizio della rimonta sul fil di lana nel big match contro la capolista Monza, al ribaltamento del risultato contro l'AlbinoLeffe. Un deciso (e decisivo?) salto di qualità per il novarese che ha saputo aggiungere al proprio bagaglio tecnico i movimenti della fase offensiva senza perdere nulla di quello che è la sua origine di laterale difensivo: una grande rivincita dopo l'anno di inattività post-Pistoia, i migliori presupposto per un girone di ritorno ad alta quota.

 

Carmine Giorgione (AlbinoLeffe): insieme a Gavazzi e Cori forma la spina dorsale, di personalità e carisma per questo AlbinoLeffe in cerca di un posticino al sole. Il 3-5-2 di Zaffaroni esalta in particolar modo i tempi di inserimento della mezzala beneventana che in questo girone di andata ha siglato cinque reti rivestendo dunque i gradi di capocannoniere della compagine seriana. Un cammino convincente inaugurato all'esordio con la rete al 'Melani' e sviluppatosi con apprezzabile costanza fino alle ultime vittorie contro Carrarese e Giana Erminio.


Marco Armellino (Monza): mette insieme in un solo giocatore tattica, tecnica, sostanza e tanta intelligenza. Manovra, recupera palloni, fa ripartire la squadra, entra nel vivo dell'azione anche a livello offensivo (tre le reti collezionate più un assist), regalando - ad esempio - il successo contro il Gozzano, quando oramai le speranze stavano per svanire e l'assedio in attacco sembrava essere infruttuoso.

Andrea Cambiaso (Alessandria): solo 19 anni, arrivato in grigio da buon mancino come interno di centrocampo, è stato da Scazzola reinventato esterno destro nonostante qualche spezzone lo abbia disputato anche nel suo ruolo naturale. In entrambi i casi è risultato di gran lunga il migliore giocatore nelle file dei piemontesi, solo alla sorte ha dovuto arrendersi: una lesione del crociato e del collaterale lo terrà infatti fuori per la seconda parte di stagione, altrimenti avrebbe potuto sbarcare in cadetteria già in questa sessione di mercato.

ATTACCANTI

 

Aniello Cutolo (Arezzo): 'eterno giovane' lo ha definito Di Donato qualche giorno fa, nonostante la carta d'identità reciti 36 anni. Ma è solo un numero e non influenza minimamente la prolificità di un bomber che è ad una sola rete dalla doppia cifra (vicecaponniere dell'intero girone, nonché miglior marcatore amaranto). Due doppiette stagionali (col Novara condite anche da un assist), la fascia di capitano, l'esperienza messa al servizio dei giovani (come il compagno d'attacco Gori) a trascinare i toscani verso una pronta risalita.

Saveriano Infantino (Carrarese): non poteva mancare la citazione per il capocannoniere del girone con le sue undici reti. Un rapace d'area di rigore che a referto ha messo due doppiette, oltre ad un hat-trick contro la Juventus (ok era l'Under 23, ma i bianconeri restano pur sempre la sua squadra del cuore) che gli ha consentito di portarsi a casa il pallone. Difficile scrivere qualcosa di non detto sull'attaccante azzurro e allora ricordiamo che i suoi sono quasi un terzo delle reti dei toscani e la sua media è di un gol ogni 111’.

Mattia Bortolussi (Novara): con la doppietta nell'ultima giornata di andata (la sua seconda stagionale), l'attaccante azzurro ha fatto irruzione sul podio dei migliori bomber, piazzandosi al terzo posto a quota 8 reti. Cresciuto sotto l'aspetto tecnico e tattico rispetto alla scorsa stagione nelle file della Lucchese. Un falco sempre pronto ad inserirsi sulle seconde palle, attaccando con convinzione la profondità.​​​​​​ con cinismo e concretezza, oltre che freddezza quando chiamato in causa dal dischetto.

ALLENATORE

Mister Ivan Maraia (Pontedera): se Brocchi ha in mano una Ferrari e la sta guidando a 300km/h verso il traguardo, il tecnico granata si deve "accontentare" di una Cinquecento che, con i dovuti accorgimenti, prova a tenere il passo della rinomata avversaria. Nello scontro diretto, infatti, è arrivato un pareggio che ha sancito una giornata storica per i granata, nonostante i punti di distacco tra capolista e vice restino 10, quindi un solco improbabile da erodere. Coraggio, sacrificio e carattere per scrivere una favola, che proverà a confermarsi tale anche nel girone di ritorno.