Come cambiano le scommesse online, dal calcio tagiko al Nobel

Inviato da Bagai80 il Dom, 03/05/2020 - 22:17

Come cambiano le scommesse online, dal calcio tagiko al Nobel

John Lamb via Getty Images

No, lo stop del più bel campionato di calcio del mondo non distoglie gli inglesi da una delle loro grandi passioni. Le scommesse continuano, su Chinandega-Real Madriz, sul Mozyr o sulla Dinamo Brest.

I britannici, si sa, sono da sempre un popolo di scommettitori: dai nomi di papi e royal babies fino a qualsiasi risultato di ogni singola corsa di cavalli o cani, non si sono mai lasciati sfuggire la possibilità di puntare qualche sterlina. E adesso, che il coronavirus ha messo in ginocchio lo sport a livello mondiale (se va bene a giugno rivedranno una Premier League in stadi deserti), su cosa scommettono?

Aprendo i siti di scommesse delle principali agenzie del Regno Unito, si può puntare anche su delle partite di calcio. Certo, non saranno la Serie A, La Liga e neppure l’Eredivise d’Olanda, ma in questo momento, per chi è in astinenza da sport, i pochi campionati in corsa, hanno il loro fascino, come non lo hanno mai avuto e mai ne avranno di nuovo.

Bielorussia, Nicaragua e Tagikistan: questa è la triade dei campionati (e coppe) più popolari e gettonati al momento, tra chi come lo stato del Centro America, veste i giocatori con mascherine e guanti e chi, come i bielorussi, riempie gli stadi seguendo le indicazioni del loro presidente, per il quale il virus è tutta una bufala e per sconfiggerlo bastano “tanto lavoro, qualche sauna e un po’ di vodka”. E così si può scommettere sull’esito della partita tra Real Madriz (nome che sembra finto ma non lo è) e Chinandega, anche nella sua versione Under 20, o se la Coppa di Bielorussia sarà vinta dal Mozyr, dalla Dinamo Brest o dal Bate Borisov.

Ci sono altri sport su cui si possono rischiare sterline, sempre in campionati per noi piuttosto oscuri, come la pallavolo russa o le sfide di ping pong sempre nel paese di Putin, passando per le corse di cavalli, a porte chiuse, in Australia. Per non parlare degli e-sports, sui quali ci si può sbizzarrire al momento scommettendo su partite di calcio tra squadre a noi più note, come PSG-Inter o Tottenham-Real Madrid, ma rappresentate da giocatori da salotto, il cui nome è messo tra parentesi dopo quello delle squadre; oppure su giochi “sparatutto” dove si può puntare su quante uccisioni (“kills”) vengono messe a segno da un singolo giocatore e chi vincerà quale mappa del gioco.

Per quanto riguarda le Olimpiadi poi, si può puntare su chi arriverà primo nel medagliere di Tokyo nel 2021 (i siti di scommesse sono già aggiornati, avendo fondamentalmente dovuto cambiare solo l’ultima cifra dell’anno): USA? Gran Bretagna? Cina? O l’ospitante Giappone? Speriamo tutti di scoprirlo tra poco più di un anno.

Ma se lo sport non interessa ci sono sempre politica e società e anche qui il coronavirus gioca la sua parte. Secondo Betfair, i principali candidati per aggiudicarsi il premio (e la conseguente copertina) di persona dell’anno per la rivista Time sono “Dottori, infermieri, primi soccorritori e tutti i lavoratori del settore sanitario”, la cui bassissima quota è addirittura “evens” (“pari), vale a dire che vincendo si riprendono semplicemente i soldi puntati.

Ma la lista comprende anche l’Oms con le sue contraddittorie dichiarazioni, il capo della lotta al virus in America Anthony Fauci, il dottor Li Wenliang che per primo in Cina ha denunciato il virus, morto a febbraio, epidemiologi, insegnanti, etc. La stessa Betfair ha un’opzione speciale di scommessa sul Premio Nobel, chiamata “Nobel Prize Special”, dove si può puntare sul fatto che “l’inventore per il vaccino contro il covid-19 vincerà un Nobel nel 2020”. E si può scommettere solo sul sì.

In un momento così difficile per tutti, anche dal punto di vista economico, perfino le aziende di scommesse sono dovute intervenire affinché gli inglesi, in crisi di astinenza, non spendano metà del loro stipendio da quarantena giocando su risultati strani: e così alcune società hanno messo un limite di 50 sterline giornaliere, su richiesta di alcuni parlamentari, altri invece hanno vietato l’uso di carte di credito (che in Inghilterra, dove molti hanno invece una cosiddetta “carta di debito”, una sorta di bancomat, non sono così comuni).

Altrimenti, per passare il tempo ci si può anche collegare al sito della PDC (Professional Darts Corporation) a partire da venerdì 17 aprile, almeno per 32 sere consecutive, dove, in gironcini da quattro, si sfideranno direttamente dalle proprie abitazioni in streaming i più forti giocatori di freccette del mondo, nel “Home Tour”. E sicuramente ci si potrà scommettere sopra.

Fonte: https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/coronavirus_calcio_si_gioca_dove_turkmenistan-5181744.html